Realtà aumentata o Irrealtà aumentata?

Aug­men­ted Rea­li­ty. Il ter­mi­ne sem­bra pre­so a pre­sti­to dagli anti­bio­ti­ci a lar­go spettro.

Per “Real­tà aumen­ta­ta” si inten­de una con­di­zio­ne otte­nu­ta tec­no­lo­gi­ca­men­te in cui alla per­ce­zio­ne del­la real­tà “ordi­na­ria” ven­go­no aggiun­ti dati in modo arti­fi­cia­le. Per fare un esem­pio, c’è un navi­ga­to­re che pro­iet­ta le istru­zio­ni di gui­da diret­ta­men­te sul para­brez­za del­l’au­to, sovrap­po­nen­do le imma­gi­ni del soft­ware a quel­le rea­li visi­bi­li dall’occhio.

In alcu­ni smart­pho­ne di nuo­va gene­rea­zio­ne, il siste­ma ope­ra­ti­vo android uti­liz­za il gps per cal­co­la­re la posi­zio­ne del­l’u­ten­te e un siste­ma di bus­so­la e rico­no­sci­men­to otti­co del­le imma­gi­ni per cui tra­mi­te la foto­ca­me­ra del tele­fo­no capi­sce cosa sta guar­dan­do la per­so­na e for­ni­sce indi­ca­zio­ni su eser­ci­zi com­mer­cia­li nel­le vicinanze.

Come sem­pre la tec­no­lo­gia par­te dal­la ricer­ca mili­ta­re. I pri­mi siste­mi di “real­tà aumen­ta­ta” han­no fat­to la loro com­par­sa sul­la sce­na già parec­chi anni fa e oggi fan­no par­te del­la dota­zio­ne di diver­si repar­ti spe­cia­li. Tra­mi­te viso­ri ed auri­co­la­ri il sol­da­to, oltre a vede­re quel­lo che lo cir­con­da, acce­de anche ad una mas­sic­cia serie di dati tat­ti­ci, stra­te­gi­ci e logi­sti­ci ine­ren­ti quel­lo che sta guardando.

Ma que­sta non è una real­tà aumen­ta­ta. Il fat­to di ave­re più dati a dispo­si­zio­ne nel­la per­ce­zio­ne di ciò che ci cir­con­da non ne aumen­ta affat­to la real­tà. Anzi. Caso mai ne esa­cer­ba gli aspet­ti illusori.

Nel caso mili­ta­re potrem­mo al limi­te par­la­re di “per­ce­zio­ne aumen­ta­ta”, nel sen­so che l’au­si­lio tec­no­lo­gi­co per­met­te di per­ce­pi­re ciò che nor­mal­men­te il guer­rie­ro non sareb­be in gra­do di cogliere.

Cer­to, se il sol­da­to in que­stio­ne aves­se una pie­na, rea­le con­sa­pe­vo­lez­za del­l’am­bien­te che lo cir­con­da, per­ce­pi­reb­be mol­to di più di quel­lo che qua­lun­que siste­ma arti­fi­cia­le può dir­gli ma lascia­mo perdere.

Tut­to un altro paio di mani­che è inve­ce il caso del­l’ac­ce­zio­ne com­mer­cia­le in cui la “real­tà aumen­ta­ta” vie­ne appli­ca­ta, sovrap­po­nen­do alla già del tut­to sopi­ta per­ce­zio­ne del­l’es­se­re uma­no ordi­na­rio un ulte­rio­re bom­bar­da­men­to di stronzate.

In que­sto caso par­le­rei piut­to­sto di “real­tà del tut­to fot­tu­ta”.

Altro che real­tà aumentata.

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3 Commenti
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Sciuscia

Fico, però, l’af­fa­re che pro­iet­ta sul parabrezza.

cnj

Mi imma­gi­no que­gli “imbom­bi­ti” che di soli­to incon­tro alla mat­ti­na ver­so le 8:00… oltre a con­trol­la­re se han­no acces­so il cel­lu­la­re, vede­re se han­no il figlio cari­ca­to die­tro oppu­re l’han­no lascia­to a casa o in auto­grill, guar­dar­si nel­lo spec­chiet­to men­tre si sin­to­niz­za­no su rete105 ora potreb­be­ro ave­re la pos­si­bi­li­tà di ave­re una “real­tà aumen­ta­ta”… ma se la loro real­tà distor­ta la aumen­tia­mo non pos­so imma­gi­na­re cosa pos­sa suc­ce­de­re… E’ un mon­do dif­fi­ci­le, vita inten­sa, feli­ci­tà a momen­ti e futu­ro incer­to… :):) Buo­na dome­ni­ca :shif­tyeyes:
Per i futu­ri­sti: The worl­d’s most power­ful par­ti­cle acce­le­ra­tor, the Lar­ge Hadron Col­li­der (LHC), could be used to test the prin­ci­ples behind hyper­dri­ve, a pos­si­ble futu­re form of spa­ce­craft pro­pul­sion that could dri­ve spa­ce­craft at a good frac­tion of the speed of light http://www.technologyreview.com/blog/arxiv/24211/