Ripristinando l’armonia forse curano il cancro. Il che non sarebbe male, no?

Leg­go sul Cor­rie­re e spe­ro che non si trat­ti del­la soli­ta noti­zia but­ta­ta lì coi pie­di. Un grup­po di ricer­ca­to­ri ha usa­to un sin­go­la­re pun­to di vista: han­no cer­ca­to la dif­fe­ren­za.

La dif­fe­ren­za tra il com­por­ta­men­to del­le cel­lu­le sta­mi­na­li all’in­ter­no dei tumo­ri e quel­le nor­ma­li. Tut­to è par­ti­to da un’os­ser­va­zio­ne: le cel­lu­le sta­mi­na­li di un tumo­re si mol­ti­pli­ca­no in modo disar­mo­ni­co, a dif­fe­ren­za di quel­le nor­ma­li che inve­ce lo fan­no in per­fet­ta armonia.

Han­no cer­ca­to la dif­fe­ren­za tra i due grup­pi e si sono accor­ti che le cel­lu­le sta­mi­na­li tumo­ra­li pra­ti­ca­men­te “spen­go­no” un pez­zo di codi­ce gene­ti­co, pro­vo­can­do la disar­mo­nia. Riac­cen­den­do quel pez­zo, in fase spe­ri­men­ta­le, quin­di pre­su­mo solo in vitro, han­no ripor­ta­to armo­nia nel­le cel­lu­le ed arre­sta­to lo svi­lup­po tumo­ra­le.

E’ chia­ro che non è la sco­per­ta del mira­co­lo e nep­pu­re la cura defi­ni­ti­va, ma intan­to la stra­da intra­pre­sa ha un sen­so: ripor­ta­re armo­nia dove non ce n’è. 

Il che, anche se può non sem­bra­re, è un enor­me pas­so avan­ti nel­la filo­so­fia del­la ricer­ca medi­ca. Un pun­to di vista che sem­bra ave­re un futu­ro, basan­do­si su quel­lo che tut­te le medi­ci­ne e tut­te le filo­so­fie con­ti­nua­no a dire da seco­li. Ovve­ro che la malat­tia altro non è che una mani­fe­sta­zio­ne di una disar­mo­nia che si pro­du­ce nel cor­po.

Ades­so non resta che spe­ra­re che l’os­ser­va­zio­ne usa­ta da que­sti ricer­ca­to­ri non ven­ga ridot­ta come al soli­to o devia­ta. Ma intan­to, alme­no una noti­zia buo­na in que­sta set­ti­ma­na di mer­da l’ab­bia­mo avu­ta!

Con­di­vi­di
3 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
Paolo

Non sarà cer­ta­men­te ridot­ta o tan­to­me­no devia­ta, non c’è moti­vo. Sono cir­ca 20 anni che ci lavo­ra­no sopra in tan­ti, non da oggi quin­di è cosa seria per la medi­ci­na. Il pro­ble­ma è tro­va­re il far­ma­co giu­sto che riat­ti­vi la pro­tei­na in qustio­ne dal momen­to che quel­li pro­va­ti fino ad ora la riat­ti­va­no solo par­zial­men­te o rie­sco­no a far­ne ripren­de­re la fun­zio­na­li­tà solo fino a che non vie­ne nuo­va­men­te sopraf­fat­ta e smet­te di nuo­vo di “fun­zio­na­re”. Il suo mal­fuin­zio­na­men­to è cau­sa anche di altre malat­tie mino­ri oltre che del­lo svi­lup­po di meta­sta­si tumo­ra­li. Ed è chia­ro che ogni malat­tia è una disar­mo­nia del nostro orga­ni­smo, e se qual­cu­no ha avu­to dub­bi in pas­sa­to dopo la codi­fi­ca del ns geno­ma i dub­bi dovreb­be­ro esse­re spariti.
Mi pia­ce­reb­be vede­re un pò la noti­zia visto che anco­ra non ho avu­to alcu­na voce di avan­za­men­ti sul­la questione.

Paolo

La vedo, solo inten­de­vo dire che potreb­be­ro ave­re “rici­cla­to” lo stu­dio in que­stio­ne che, se non sba­glio, a me era arri­va­to già alla fine di gen­na­io; mi ricor­do per­chè era a pochi gg dal­l’an­ni­ver­sa­rio del­l’o­pe­ra­zio­ne di un mio caris­si­mo ami­co mala­to pro­prio a cau­sa del mostro (e for­tu­na­ta­men­te gua­ri­to per­fet­ta­men­te visto che sono pas­sa­ti qua­si 8 anni dal­la fine del­le cure suc­ces­si­ve all’o­pe­ra­zio­ne stes­sa) e ave­vo valu­ta­to il tut­to come una del­le soli­te coin­ci­den­ze che capi­ta­no, ecco per­chè mi è tor­na­to subi­to alla memo­ria. E mi ricor­do di aver visto un docu­men­to sul­l’ar­go­men­to con il nome del­l’on­co­lo­go in que­stio­ne, ecco per­chè ti o det­to che non mi sem­bra­va di ave­re novi­tà in meri­to ultimamente.
Gli stu­di si sono mol­to inten­si­fi­ca­ti soprat­tut­to dal 95/96 dopo che già pri­ma si era capi­to che pote­va esse­re inte­res­san­te la cosa. Per es già cir­ca 10 anni fa si era giun­ti alla con­clu­sio­ne che andan­do pro­prio a ini­bi­re la ripre­sa l’at­ti­vi­tà del gene in que­stio­ne (IL CHE SEMREREBBE UN CONTROSENSO) per­met­te­va di cura­re meglio con la che­mio; in pra­ti­ca oltre alle cel­lu­le mor­te che lascia­va nel cor­po, la pro­tei­na riat­ti­va­ta anda­va a distrug­ge­re anche quel­le dan­neg­gia­te dal­la cura, cel­lu­le che però si sareb­be­ro ripre­se e ripa­ra­te da sole; in que­sto modo quin­di quel­lo che pote­va sem­bra­re dan­no­so in real­tà favo­ri­va una miglio­re effet­to del­la che­mio e per­met­te un miglio­re recu­pe­ro del­l’or­ga­ni­smo. Poi dopo poche ore si rila­scia­va l’at­ti­va­zio­ne del gene che ripren­de­va a fare il pro­prio lavo­ro ma che non tro­va­va più le cel­lu­le solo par­zial­men­te dan­neg­gia­te che nel frat­tem­po si era­no ripa­ra­te da sole.
Guar­da c’è tan­ta di quel­la roba da dire, e que­sti stu­di ti assi­cu­ro che per chi ha la pas­sio­ne del ricer­ca­to­re medi­co sono da un lato il ful­cro del­la sua pas­sion­me e dal­l’al­tro la sua dan­na­zio­ne! Per­chè è faci­le capir­lo, credo
Inte­res­san­te comunque