Transformers 2: un’altra cazzatona. Ma mi è piaciuto. E poi c’è Megan Fox…

Un guaz­za­bu­glio mistu­ra­to tra fan­ta­scien­za di secon­da mano e cita­zio­ni a gogo.

Il digi­ta­le la fa da padro­ne in que­sto sequel, in cui mol­to è gio­ca­to sul­la bel­lez­za di Megan Fox, peral­tro indi­scu­ti­bi­le e tut­to il resto sul rit­mo dei colos­sa­li scon­tri tra muc­chi di metal­lo.

Mol­te sequen­ze degne di nota per gli apprez­za­to­ri del mor­phing spin­to ai suoi mas­si­mi ver­ti­ci e del­le fat­tez­ze qua­si ultra­ter­re­ne di una Megan Fox in pie­na for­ma, anche se il cameo di una “gnoc­ca tran­sfor­mer” bion­da ne oscu­ra deci­sa­men­te clas­se e sen­sua­li­tà, natu­ral­men­te pri­ma che rive­li la codi­na meccanica. 

Però alla fine mi sono diver­ti­to. Gli ame­ri­ca­ni san­no quan­do è il caso di non pren­der­si trop­po sul serio e la pre­sen­za di mol­ti per­so­nag­gi cari­ca­tu­ra­li miti­ga mol­to la sce­men­za del­la trama. 

isabel lucas, la "gnocca transformer"

Il per­so­nag­gio del vetu­sto Pri­me arrug­gi­ni­to che risor­ge dal­la par­te dei buo­ni dal­le cene­ri di un Loc­keed SR-71 da museo è par­ti­co­lar­men­te ben riu­sci­to, soprat­tut­to con­si­de­ra­to l’omaggio/citazione ad uno dei gene­ra­li del­l’im­pe­ra­to­re nel­l’e­pi­so­dio del­la “Minac­cia Fan­ta­sma” di Lucas.

I due robot com­bi­na­guai, liti­gio­si e capric­cio­si come due ado­le­scen­ti rag­giun­go­no momen­ti di simpatia.

Nel dop­piag­gio ita­lia­no avreb­be­ro maga­ri potu­to evi­ta­re di dare a Opti­mus Pri­me un difet­to di pro­nun­cia così pale­se, ma non fa nulla.

Alla fine il pol­pet­to­ne tec­no­lo­gi­co non è nem­me­no venu­to male.

Però sen­za Megan secon­do me non vale­va gran che.

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Fede

Meglio di pinoc­chio, dunque?!