Decreto Alfano: anche Franz’s Blog si unirà alla protesta

E il 14 Luglio que­sto Blog rimar­rà in silen­zio, con­tro que­sto enne­si­mo atten­ta­to alla liber­tà di pen­sie­ro e paro­la in Italia!!!

Ripor­to inte­gral­men­te dal­la pagi­na crea­ta sul social net­work Ning. L’appello è ope­ra di Ales­san­dro Gilio­li, Gui­do Scor­za e Enzo Di Fren­na. Ade­ri­sci scri­ven­do a dirittoallarete@gmail.com , ma puoi anche pub­bli­ca­re il ban­ner sul tuo sito (foto qui) o postan­do testi sul­la pagi­na dell’iniziativa.

Gli ulti­mi mesi sono sta­ti carat­te­riz­za­ti da un sus­se­guir­si di ini­zia­ti­ve legi­sla­ti­ve appa­ren­te­men­te estem­po­ra­nee e det­ta­te dal­la fan­ta­sia dei sin­go­li par­la­men­ta­ri ma col­le­ga­te tra loro da una linea di con­ti­nui­tà: la volon­tà del­la poli­ti­ca di sof­fo­ca­re ogni gior­no di più la Rete come stru­men­to di dif­fu­sio­ne e di con­di­vi­sio­ne libe­ra dell’informazione e del sapere.

Le dispo­si­zio­ni con­te­nu­te nel Decre­to Alfa­no sul­le inter­cet­ta­zio­ni rien­tra­no all’interno di que­sta offen­si­va.

Il cosid­det­to obbli­go di ret­ti­fi­ca impo­sto al gesto­re di qual­sia­si sito infor­ma­ti­co (dai blog ai social net­work come Face­book e Twit­ter fino a …. ) appa­re chia­ra­men­te come un pre­te­sto, un ali­bi. I suoi effet­ti infat­ti – in ter­mi­ni di buro­cra­tiz­za­zio­ne del­la Rete, di com­ples­si­tà di gestio­ne dell’obbligo in que­stio­ne, di san­zio­ni pesan­tis­si­me per gli uten­ti – ren­do­no il decre­to una nuo­va leg­ge ammazza-internet.

Rispet­to ai ten­ta­ti­vi pre­ce­den­ti que­sto è per­fi­no più insi­dio­sofur­be­sco, per­ché anzi­ché cen­su­ra­re diret­ta­men­te i siti e i blog li met­te in con­di­zio­ne di non pub­bli­ca­re più o di pub­bli­ca­re mol­to meno, con una nor­ma che si nascon­de die­tro una fal­sa appa­ren­za di respon­sa­bi­liz­za­zio­ne ma che in real­tà ha lo sco­po di ren­de­re la vita impos­si­bi­le a blog­ger e uten­ti di siti di con­di­vi­sio­ne.

I blog­ger sono già oggi del tut­to respon­sa­bi­li, in ter­mi­ni pena­li, di even­tua­li rea­ti di ingiu­ria, dif­fa­ma­zio­ne o altro: non c’è alcun biso­gno di intro­dur­re san­zio­ni inso­ste­ni­bi­li per i citi­zen jour­na­li­st se que­sti non ade­ri­sco­no alla tor­tuo­sa e buro­cra­ti­ca impo­si­zio­ne pre­vi­sta nel Decre­to Alfano.

La plu­ra­li­tà dell’informazione, non impor­ta se via inter­net, sui gior­na­li, attra­ver­so le radio o le tv o qual­sia­si altro mez­zo, costi­tui­sce uno dei dirit­ti fon­da­men­ta­li dell’uomo e del cit­ta­di­no e, pro­ba­bil­men­te, quel­lo al qua­le sono più diret­ta­men­te con­nes­se la liber­tà e la demo­cra­zia.

Con il Decre­to Alfa­no sia­mo di fron­te a un attac­co alla liber­tà di di tut­ti i media, dal gran­de gior­na­le al più pic­co­lo blog.

Per que­sto chie­dia­mo ai blog e ai siti ita­lia­ni di fare una gior­na­ta di silen­zio, con un logo che ne spie­ga le ragio­ni, nel gior­no in cui anche i gior­na­li e le tv tac­cio­no. E’ un segna­le di tut­ti quel­li che fan­no comu­ni­ca­zio­ne che, insie­me, dico­no al pote­re: “Non voglia­mo far­ci imba­va­glia­re”.

Invi­tia­mo quin­di tut­ti i cit­ta­di­ni che han­no un blog o un sito a pub­bli­ca­re il 14 luglio pros­si­mo que­sto logo e a tener­lo espo­sto per l’intera gior­na­ta, con un link a que­sto mani­fe­sto. – sca­ri­ca il banner.jpg scaricailbanner.jpg

Non si trat­ta di difen­de­re la stam­pa, la tv, la radio, i gior­na­li­sti o la Rete ma didifen­de­re con fer­mez­za la liber­tà di infor­ma­zio­ne e con que­sta il futu­ro del­la nostra democrazia.

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the_highlander

A me dan­no mol­to fasti­dio i gior­na­li­sti che a nome del­la cosid­det­ta “liber­tà di stam­pa” scri­vo­no tut­to quel­lo che gli vie­ne tra le mani di “suc­co­so” fre­gan­do­se­ne di con­trol­lar­ne la veri­di­ci­tà (e sono sicu­ro che qua­si tut­ti abbia­mo diret­ta­men­te o indi­ret­ta­men­te visto come que­sto può rovi­na­re let­te­ral­men­te per­so­ne fami­glie etc…), devo però ammet­te­re che in Ita­lia non si fan­no leg­gi, si fan­no caval­li di Tro­ia, ovve­ro maxi leg­gi con tre­mi­la arti­co­li dove ci sono alcu­ne leg­gi buo­ne strom­baz­za­te ai quat­tro ven­ti per far da spec­chio, e, nasco­ste in mez­zo, leg­gi mol­to peri­co­lo­se, come que­sta. Con­di­vi­do com­ple­ta­men­te quel­lo che dici Franz.