Passaporto elettronico e impronte digitali: verso la dittatura a grandi passi.

impronte digitaliAgli ini­zi di uno dei suoi man­da­ti Ber­lu­sco­ni ave­va pro­po­sto una sche­da­tu­ra di mas­sa del­le impron­te digi­ta­li ma for­tu­na­ta­men­te la pro­po­sta era sta­ta cas­sa­ta alla gran­de.

Anda­ta buca ai tem­pi, il gover­no ha tro­va­to il modo di attuar­la ugual­men­te in modo più sub­do­lo: con il pas­sa­por­to elett­tro­ni­co. Vedi que­sto arti­co­lo del Cor­rie­re.

Per entra­re negli Sta­ti Uni­ti oggi il pas­sa­por­to elet­tro­ni­co è d’ob­bli­go, ma è l’u­ni­ca nazio­ne. In tut­te le altre il tuo bel pas­sa­por­to nor­ma­le va benis­si­mo. All’in­ter­no del­la UE addi­rit­tu­ra basta una car­ta d’i­den­ti­tà qualsiasi.

La sche­da­tu­ra del­le impron­te digi­ta­li quin­di (attua­ta per ora solo in Ita­lia) non solo non è obbli­ga­to­ria ma non è nep­pu­re con­tem­pla­ta da nes­su­na par­te. Per­si­no negli USA, para­noi­ci sul­la sicu­rez­za (oltre che idio­ti ma que­sto è un altro paio di mani­che), il pas­sa­por­to elet­tro­ni­co non pre­ve­de obbli­ga­to­ria­men­te le impron­te digi­ta­li.

Ma da oggi, in Ita­lia, si. E guar­da caso il gover­no, con una coda di paglia da pau­ra, fa sape­re che:

“le impron­te ver­ran­no con­ser­va­te per il tem­po stret­ta­men­te neces­sa­rio all’e­sple­ta­men­to del­le pra­ti­che e can­cel­la­te dagli archi­vi entro una settimana”

Si… e io sono Bab­bo Nata­le!

Signo­ri, pre­pa­ra­te­vi ad un futu­ro di mer­da. Per­chè se per caso que­ste impron­te venis­se­ro in qual­che modo tra­fu­ga­te, è inu­ti­le dire che non ser­ve in Mis­sion Impos­si­ble per far­ne un cal­co e lasciar­le sul luo­go di un qual­sia­si cri­mi­ne. Ipo­te­si que­sta che, con­si­de­ra­to il livel­lo medio di incom­pe­ten­za di chi si occu­pa di que­ste cose nel gover­no, mi risul­ta mol­to più che pro­ba­bi­le. Anzi, qua­si certa.

Con­si­de­ra­to che le inter­cet­ta­zio­ni (ille­ga­li) fini­sco­no spes­so sul­le pagi­ne dei gior­na­li, per­chè dovreb­be esse­re infat­ti meno faci­le tra­fu­ga­re un’im­pron­ta digi­ta­le?

Per non par­la­re poi del­l’e­ven­tua­le per­di­ta del pas­sa­por­to in que­stio­ne; chi lo ritro­vas­se avreb­be in mano anche le nostre impron­te.

E che non me la ven­ga­no a mena­re dicen­do che sono codi­fi­ca­te; non ci cre­do nean­che mor­to e, quan­d’an­che, sono pron­to a scom­met­te­re che l’al­go­rit­mo di crip­to­gra­fia sareb­be il più idio­ta pos­si­bi­le, così che anche il più incom­pe­ten­te degli infor­ma­ti­ci sareb­be in gra­do di bucar­lo.

Ma al di là di que­ste sem­pli­ci con­si­de­ra­zio­ni, qual­cu­no ha mai visto ? E’ uno dei film meglio fat­ti su un futu­ro in cui il gover­no (ormai una dit­ta­tu­ra mon­dia­le), con­trol­la tut­to e tut­ti con l’a­na­li­si del DNA. E lo fa ren­den­do obbli­ga­to­ria que­sto tipo di iden­ti­fi­ca­zio­ne pra­ti­ca­men­te ovun­que.

Quin­di, pri­ma impron­te obbli­ga­to­rie sul pas­sa­por­to. Poi maga­ri per acce­de­re al con­to cor­ren­te. E poi, per­chè no? Al casel­lo del­l’au­to­stra­da, per con­net­ter­si a Inter­net al posto del­la pas­sword, per paga­re le bol­let­te, per esse­re assun­ti, per anda­re al cine­ma, per usa­re il ban­co­mat o la car­ta di cre­di­to

Sono sta­to chia­ro? Va sem­pre peg­gio… sem­pre peg­gio!

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fabrizio

roba da con­trol­lo qua­si assoluto…

.…vor­rà dire che non farò piu nean­che un pas­sa­por­to, così meno buro­cra­zia da segui­re per me, e me ne andrò solo in giro per l’i­ta­lia e per l’europa…che ne abbia­mo di cose da vede­re e da fare vacanza.…vorrei vede­re poi se le agen­zie di viag­gio rischia­no di rimet­ter­ci per i pochi viag­gi, loro che gli diranno…