A pisa se non esponi i lumini durante la processione prendi la multa. Siamo al delirio più completo!

Aumen­ta­no le occa­sio­ni di deli­rio in Ita­lia, uno sta­to che ormai di lai­co non ha più nul­la e in cui la reli­gio­ne spa­dro­neg­gia sen­za fre­no, com­pli­ce una poli­ti­ca ormai com­ple­ta­men­te asser­vi­ta.

L’ul­ti­ma acca­de a Pisa, dove con una ordi­nan­za comu­na­le si impo­ne ai cit­ta­di­ni di spe­gne­re la luce e accen­de­re i lumi­ni duran­te la festa del­la “Lumi­na­ria”, pena mul­te da 200 a 500 euro. E l’an­no pros­si­mo le per­so­ne dovran­no pure pro­cu­rar­si il tut­to a spe­se proprie. 

Se pen­sa­te sia una bufa­la, anda­te a leg­ge­re que­sto arti­co­lo del Cor­rie­re.

Sia­mo arri­va­ti a que­sto pun­to e non cre­do che ci fer­me­re­mo qui. Quan­do una giun­ta può deci­de­re impu­ne­men­te di impor­re ai cit­ta­di­ni la par­te­ci­pa­zio­ne ad una festa reli­gio­sa, sia pure in modo limi­ta­to con l’e­spo­si­zio­ne di lumi­na­rie e l’o­scu­ra­men­to del­le fine­stre, signi­fi­ca che sia­mo anda­ti oltre la fine.

Il tut­to sem­pre gra­zie al decre­to Maro­ni, che affi­da ai sin­da­ci la tota­le auto­no­mia in mate­ria di deco­ro e ordi­ne pub­bli­co e che da la pos­si­bi­li­tà a per­so­ne come quel­le che gesti­sco­no l’am­mi­ni­stra­zio­ne comu­na­le di Pisa di ope­ra­re un vero e pro­prio sopru­so nei con­fron­ti di colo­ro ai qua­li di quel­la festa, per moti­vi per­so­na­li, pra­ti­ci o di ordi­ne eti­co, non fre­ga un caz­zo.

Da qui al tri­bu­na­le reli­gio­so, alla cen­su­ra dei libri e alla mes­sa al ban­do dei testi il pas­so è mol­to, mol­to breve. 

E anche la distan­za che sepa­ra dal rogo non è così grande. 

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Fede

E si, pur­trop­po le per­so­ne che anda­va­no accen­den­do roghi in tut­ta Euro­pa sono le stes­se che cir­co­la­no libe­ra­men­te nel­le stra­de di adesso…

Giuseppe

Ecco­vi una sto­ria di roghi moder­ni: una mia ami­ca mi par­la di suoi lon­ta­ni paren­ti che han­no scrit­to un roman­zo sto­ri­co ambien­ta­to nel­la Roma del XVII seco­lo. Il libro è IMPRIMATUR, edi­to dal­la Mon­da­do­ri nel 2002. Il libro ebbe un discre­to suc­ces­so ma…dopo la ter­za edi­zio­ne è scom­par­so let­te­ral­men­te dal com­mer­cio. Boi­cot­tag­gio del­la Chie­sa Cat­to­li­ca? Mah! Chis­sà! Per­ché il libro ha subi­to l’o­stra­ci­smo di tut­te le case edi­tri­ci ita­lia­ne e ora è pos­si­bi­le acqui­star­lo solo pub­bli­ca­to da una casa edi­tri­ce stra­nie­ra? Per­ché nel libro, basa­to, se non sba­glio, su vicen­de sto­ri­che vere e docu­men­ta­te, si par­la di Papa Inno­cen­zo XI e del­la sua fami­glia (gli Ode­scal­chi). Que­sti, nel­le pie­ghe del­la vicen­da sto­ri­ca del roman­zo, appa­io­no come dei veri e pro­pri usu­rai. La cosa pare ave­re dei fon­da­men­ti cer­ti per­ché ci sono sta­te del­le atten­te ricer­che sto­ri­che negli Archi­vi di Sta­to. Si par­la di pre­sti­to ad usu­ra agli Olan­de­si e a Gugliel­mo di Oran­ge (noto­ria­men­te pro­te­stan­ti e nemi­ci del­la Chie­sa Cattolica).
Ora i due scrit­to­ri vivo­no tra Vien­na e Roma e con­ti­nua­no a scri­ve­re di vicen­de sto­ri­che scot­tan­ti ma…credo che pub­bli­ca­no all’estero.

Fede

Cre­do che in quan­to ad inte­gra­li­smo reli­gio­so­so­cia­le­po­li­ti­co, il cat­to­li­ce­si­mo, fino ad oggi, pos­sa tran­quil­la­men­te Inse­gna­re a chic­che­sia: ne sono convintissimo.