Procreazione e legge 40: Fini, le donne e lo stato laico.

Leg­go que­sto arti­co­lo di Sere­nel­la Mat­te­ra, e stu­pi­sco. Fini ieri avreb­be posto l’ac­cen­to sul fat­to che 

quan­do una leg­ge si basa su dog­mi di tipo eti­co-reli­gio­so, è sem­pre suscet­ti­bi­le di cen­su­re di costi­tu­zio­na­li­tà, in ragio­ne del­la lai­ci­tà del­le nostre istituzioni

Susci­tan­do cla­mo­ri nel­le fila del PDL e in quel­le dei Cattolici.

Mi sem­bra però che sia­mo alle soli­te. La recen­te sen­ten­za sul­la leg­ge 40, che toglie il limi­te dei tre embrio­ni per la fecon­da­zio­ne assi­sti­ta, non è che sia qual­co­sa di stra­vol­gen­te, ne tan­to­me­no evi­den­te­men­te lai­co.

E’ un esem­pio di assur­di­tà, caso mai. Chis­se­ne­fre­ga se si pos­so­no usa­re più di tre embrio­ni quan­do non puoi con­ge­lar­li e sei quin­di pure costret­to ad usar­li tut­ti. Non ci vedo nul­la di così lai­co in que­sta sen­ten­za. Anzi, mi pare solo un buon modo per met­te­re ulte­rio­re con­fu­sio­ne in una leg­ge che tan­to risen­te anco­ra, come al soli­to, del mora­li­smo cat­to­li­co ita­lia­no, e che sta por­tan­do ad un aumen­to ver­ti­gi­no­so dei par­ti gemel­la­ri, come evi­den­zia­to da que­sto post sul blog Uno Due Tre.

Caso mai c’è da ben spe­ra­re, come evi­den­zia­to nel­l’ar­ti­co­lo del­la Mat­te­ra, che que­sto voglia esse­re un’in­di­ca­zio­ne per quan­to riguar­da l’i­ter del­la leg­ge sul testa­men­to bio­lo­gi­co, che sta per ini­zia­re al governo. 

Iter che secon­do me si svol­ge­rà in un bagno di san­gue, per­chè qui il con­fron­to non potrà esse­re sfug­gi­to da nes­su­na par­te. Quan­to­me­no all’ap­pa­ren­za

Poi fini­rà tut­to a taral­luc­ci e vino come al solito.

Con­to paga­to dagli ita­lia­ni, si intende.

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