Grazie allo Strattera due bambini progettano il suicidio. In Inghilterra ci hanno provato già in 130.

LA VOGLIAMO PIANTARE DI DROGARE I BAMBINI SOLO PERCHE’ FANNO CASINO? 

PORCA PUTTANA!!! MA QUANTI NE DEVONO CREPARE PRIMA CHE GLI ITALIANI SI SVEGLINO?

COMUNICATO STAMPA DEL 13/03/09

DUE BIMBI ITALIANI SU ATOMOXETINA PROGETTANO IL SUICIDIO: L’AIFA TACE

In Ita­lia, due bim­bi in tera­pia per ADHD cui veni­va som­mi­ni­stra­ta ato­mo­xe­ti­na (Strat­te­ra ®) han­no mani­fe­sta­to idee sui­ci­da­rie. Nono­stan­te l’attenzione dell’opinione pub­bli­ca sul tema psi­co­far­ma­ci e bam­bi­ni, l’Agenzia Ita­lia­na del Far­ma­co non ha rite­nu­to di infor­ma­re tem­pe­sti­va­men­te la cit­ta­di­nan­za. Poma (Giù le Mani dai Bam­bi­ni): “Incom­pren­si­bi­le silen­zio, l’agenzia avreb­be dovu­to emet­te­re sol­le­ci­ta­men­te un comu­ni­ca­to, ma nes­su­no è sta­to infor­ma­to di que­sti gra­vi fat­ti, d’interesse soprat­tut­to per le fami­glie con figli in cura con que­ste mole­co­le”. Lo Strat­te­ra® nuo­va­men­te sul ban­co degli impu­ta­ti: in Inghil­ter­ra nel perio­do di moni­to­rag­gio 130 ten­ta­ti­vi di suicidio.

Roma – A pagi­na set­te dell’ultimo nume­ro del “Bol­let­ti­no di far­ma­co­vi­gi­lan­za AIFA” l’Agenzia Ita­lia­na del Far­ma­co infor­ma cir­ca le idee sui­ci­da­rie di due bam­bi­ni, una bim­ba pie­mon­te­se di 9 anni, ed un bim­bo sar­do di 10 anni. Entram­bi i mino­ri era­no in trat­ta­men­to nel 2008 con ato­mo­xe­ti­na (nome com­mer­cia­le “Strat­te­ra”®, psi­co­far­ma­co pro­dot­to dal­la mul­ti­na­zio­na­le far­ma­ceu­ti­ca Eli Lil­ly), la bim­ba da set­te mesi ed il bim­bo da die­ci mesi. Il bam­bi­no è sta­to rico­ve­ra­to in ospe­da­le con dia­gno­si di “agi­ta­zio­ne psi­co­mo­to­ria ed idea­zio­ne sui­ci­da­ria”, e suc­ces­si­va­men­te dimes­so dopo una tera­pia spe­ci­fi­ca, men­tre per quan­to riguar­da la bam­bi­na non vi sono attual­men­te noti­zie cir­ca l’esito fina­le del­la vicen­da. “E’ scon­cer­tan­te – ha com­men­ta­to Luca Poma, gior­na­li­sta e Por­ta­vo­ce nazio­na­le di ‘Giù le Mani dai Bam­bi­ni’, il più rap­pre­sen­ta­ti­vo comi­ta­to ita­lia­no per la far­ma­co­vi­gi­lan­za pedia­tri­ca – che l’agenzia del far­ma­co non abbia emes­so un comu­ni­ca­to nell’immediatezza del fat­to, al fine di infor­ma­re la cit­ta­di­nan­za, ma ren­da noto ciò che acca­du­to solo mesi e mesi dopo: lo Strat­te­ra è – pur­trop­po – lo psi­co­far­ma­co più uti­liz­za­to in Ita­lia per seda­re i bam­bi­ni trop­po agi­ta­ti e distrat­ti, nono­stan­te sia­no noti i gra­vi pro­fi­li di rischio di que­sta mole­co­la. Riten­go che l’AIFA avreb­be dovu­to, nel rispet­to del­la pri­va­cy del­le due fami­glie coin­vol­te, per­met­te­re agli altri geni­to­ri di matu­ra­re scel­te equi­li­bra­te al riguar­do, cono­scen­do pro e con­tro di que­sti trat­ta­men­ti”. In un docu­men­to dell’agenzia di con­trol­lo sani­ta­rio ingle­se (Bri­tish Medi­ci­nes and Heal­th­ca­re Regu­la­to­ry Agen­cy) reso noto su richie­sta del gior­na­li­sta inve­sti­ga­ti­vo sve­de­se Jan­ne Lars­son, si ripor­ta­va­no già a fine 2005 ben 130 rap­por­ti su ten­ta­ti­vi di sui­ci­dio da par­te di pazien­ti trat­ta­ti con Strat­te­ra®, oltre a 760 rap­por­ti per pro­ble­mi car­dia­ci, 172 rap­por­ti per dan­ni al siste­ma epa­ti­co e cir­ca 20 rap­por­ti per sui­ci­di effet­ti­vi. Il colos­so far­ma­ceu­ti­co Eli Lil­ly in ori­gi­ne cer­cò sen­za suc­ces­so di far appro­va­re Strat­te­ra® dal­la Food & Drug Admi­ni­stra­tion USA come anti­de­pres­si­vo, per poi rici­clar­lo come trat­ta­men­to per l’Adhd, la Sin­dro­me di Ipe­rat­ti­vi­tà e Defi­cit di Atten­zio­ne, con signi­fi­ca­ti­vi pro­fit­ti finan­zia­ri (cir­ca 665 milio­ni di dol­la­ri di giro d’af­fa­ri annuo). Da allo­ra, si sono suc­ce­du­ti diver­si avvi­si urgen­ti del­la FDA rela­ti­vi alla poten­zia­le indu­zio­ne al sui­ci­dio dell’atomoxetina, qua­lo­ra som­mi­ni­stra­ta ad orga­ni­smi in via di svi­lup­po, ma la mole­co­la non è mai sta­ta rimos­sa dal mer­ca­to. L’AIFA, nel rap­por­to sui due bam­bi­ni ita­lia­ni che han­no matu­ra­to pro­get­ti sui­ci­da­ri, dichia­ra anche che l’insorgenza di idea­zio­ne sui­ci­da­ria sem­bra esse­re signi­fi­ca­ti­va­men­te più fre­quen­te nei bam­bi­ni in tera­pia con ato­mo­xe­ti­na”. “E’ incom­pren­si­bi­le il moti­vo per cui – ha con­clu­so Poma – nono­stan­te le ormai con­cla­ma­te evi­den­ze di peri­co­lo­si­tà di que­sto psi­co­far­ma­co, rico­no­sciu­te anche dall’AIFA, l’organismo di con­trol­lo non inter­ven­ga chie­den­do all’Agenzia Euro­pea del Far­ma­co un’immediata revi­sio­ne dell’autorizzazione al com­mer­cio di que­sta mole­co­la, come già sol­le­ci­ta­to anche in più occa­sio­ni da espo­nen­ti del nostro Parlamento”.

Media rela­tion: 337/415305 – portavoce@giulemanidaibambini.org

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federico leopardi

Un pome­rig­gio pri­ma­ve­ri­le di alcu­ni anni fa, in un par­co mila­ne­se, ho potu­to mira­re l’al­tis­si­ma velo­ci­tà per­cet­ti­va del­la vita di un ragaz­zi­no di sette/otto anni in trat­ta­men­to con rispe­ri­do­ne: ho potu­to mira­re, inol­tre, in lui, una tota­le fidu­cia e amo­re ver­so la madre che a pochi metri da lui, lo osser­va­va pron­ta e bel­la: dopo ché rice­vet­te un gela­to ché non riu­scì a scar­ta­re, ella lo invi­tò a far­si aiutar
e da lei: lui, allo­ra, ruo­tò sul suo asse di cen­tot­tan­ta gra­di e i nostri sguar­di si incro­cia­to­no: rag­giun­to­mi con qual­che pas­so, mi por­se il suo pre­zio­so gela­to da scar­ta­re e ritor­na­re: un gesto tra­sver­sa­le! Non ho dub­bi: io sono come lui…
Esse­re bor­der-line non signi­fi­ca esse­re mala­ti! Nean­che un pò! Esse­re in ‘con­fi­ne’ dove tut­to, ma pro­prio tut­to può accadere…

Ciao

pupatata

Inol­tre que­sta linea di demar­ca­zio­ne tra nor­ma­le e non è del tut­to arbi­tra­ria e va con­si­de­ra­ta con mol­ta attenzione…prima di spu­ta­re sentenze

Franz
Reply to  pupatata

“Nor­ma­le…” una paro­la effet­ti­va­men­te ter­ri­bi­le. 🙂 Gra­zie del passaggio.

federico leopardi
Reply to  pupatata

non mi sem­bra di aver spu­ta­to sen­ten­ze. Te lo dice un border-line…
Ciao

Cathe

E cer­to dice­vo ai dottori!!!!il con­cet­to di bor­der line inve­ce ha un sen­so per­chè è un pun­to di pas­sag­gio tra uno e l’al­tro e può in un cer­to sen­so ren­de­re più ela­sti­co il con­cet­to di normale

federico leopardi

mi capi­ta, come in que­sto caso, di frain­ten­de­re. Chie­do scusa
(non me l’e­ro presa)

elisabetta

ANCHE MIO FIGLIO LO HA ASSUNTO E AVEVA TANTI PROBLEMI GLI è STATO DATO AL GEMELLI DI ROMA . IO DI MIA INIZIATIVA L’HO TOLTO SCALANDOLO DA SOLA DOPO CHE HO LETTO TUTTO CIO CHE ACCADEVA E CHE FACEVA.MI CHIEDO SE ESISTONO ALTRE TERAPIE NON NOCIVE PER AIUTARE QUESTI BIMBI .GRAZIE