Benedetto XVI alla carica su eutanasia e caso Englaro. Ma riuscirà a tacere un giorno?

Bene­det­to XVI non pote­va esi­mer­si dal dire l’enne­si­ma sua sul caso Engla­ro, difen­den­do ovvia­men­te l’e­ter­na posi­zio­ne rea­zio­na­ria e oltran­zi­sta del­la Chie­sa sul­l’eu­ta­na­sia, defi­nen­do la stes­sa come “una solu­zio­ne del­la sof­fe­ren­za inde­gna di un uomo”.

Quel­lo che più mi da fasti­dio, è che sul caso Engla­ro da lui stes­so tira­to in bal­lo, la cau­sa del con­ten­de­re sia pro­prio lui e le soli­te caz­za­te del­la chie­sa sul­la dife­sa del­la vita.

Se non ci fos­se la rot­tu­ra di min­chia con­ti­nua a cui i nostri poli­ti­ci con­ti­nua­no ad inchi­nar­si in cac­cia di voti cat­to­li­ci, quel­la ragaz­za sareb­be già pas­sa­ta a miglior vita defi­ni­ti­va con una solu­zio­ne “atti­va” che ne avreb­be posto fine alle sofferenze.

Inve­ce, gra­zie all’i­po­cri­sia del­la leg­ge ita­lia­na, diret­ta con­se­guen­za del­le poli­ti­che filo eccle­sia­sti­che, a quel­la crea­tu­ra resta la scel­ta tra pas­sa­re i pros­si­mi anni in con­di­zio­ni tre­men­de, e fare una fine lun­ga e orri­bi­le moren­do di fame e di sete per­chè nes­su­no ormai può più per­met­ter­si di far­le un’i­nie­zio­ne leta­le di mor­fi­na per spe­dir­la all’al­tro mon­do sen­za sofferenze.

Per­so­nal­men­te mi augu­ro che un gior­no tut­ti quel­li che la pen­sa­no come lui si tro­vi­no un gior­no al posto di Eluana.

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2 Commenti
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Frank Giamba

Non c’è mora­le nel pri­va­re di vita una per­so­na .… già morta?
Amo­ra­le è, per la nostra clas­se poli­ti­ca, sce­glie­re il dolo­re di una fami­glia, di una ragaz­za pri­va­ta del­la digni­tà uma­na, come caval­li di bat­ta­glia per meschi­ne pro­pa­gan­de di par­ti­to, per aggra­ziar­si la chie­sa. Scan­da­lo­so è che qual­che scioc­co pos­sa pen­sa­re di usa­re come sim­bo­li una “pagnot­tel­la” e una “bot­ti­gliet­ta di acqua”. Sim­bo­li di un nutri­men­to “uma­no” e NON di quel­lo a cui Elu, CONTRO la sua stes­sa volon­tà, è sot­to­po­sta da trop­pi, dav­ve­ro trop­pi, anni. Nes­su­no, NESSUNO, dovreb­be intro­met­ter­si in una vicen­da così inti­ma, la chie­sa stes­sa NON HA NESSUN RISPETTO per il dolo­re di una fami­glia, di un padre che vede mori­re la figlia; che la RIVEDE mori­re ogni gior­no, ad ogni scioc­co com­men­to con­tro lui e le volon­tà espres­se di Elu. Ter­ri­bi­le esse­re un padre in quel­le con­di­zio­ni. Ter­ri­bi­le che i “mori­ge­ra­ti” bigot­ti, NON VEDANO il male che fan­no a quel­l’uo­mo col­pi­to nel dolo­re più gran­de! RICORDATE esi­ste una paro­la per ogni per­di­ta, “vedo­vo” per chi per­de in coniu­ge, “orfa­no” per la per­di­ta dei geni­to­ri, MA non esi­ste NESSUNA paro­la per la per­di­ta di un figlio. IL DOLORE PIU’ GRANDE inu­ma­no per cui nel­la nostra lin­gua non abbia­mo tro­va­to il corag­gio di chia­mar­lo con una parola!
Poli­ti­ci, Pre­la­ti, uomi­ni di fede, NON SCIACALLATE su que­sta fami­glia così dura­men­te col­pi­ta dal dolo­re, fate appel­lo al buon sen­so uma­no, e NON alla pro­pa­gan­da, RISPETTATE LA SOFFERENZA degli altri, rispet­ta­te­ne le idee e, soprat­tut­to la LOGICITA’ del­le scel­te. Se dav­ve­re vole­te bat­ter­vi con­tro le cose amo­ra­li e gli omi­ci­di, (QUELLI VERI) impe­gna­te­vi con­tro le guer­re, i MASSACRI che avven­go­no ogni gior­no e che vi lascia­no indif­fe­ren­ti. Lot­ta­te con­tro le cose dif­fi­ci­li sul serio, NON spa­ra­te a zero su un uomo solo, trop­po faci­le. La pagnot­tel­la e la bot­ti­gliet­ta del­l’ac­qua, usa­te­la come sim­bo­lo per il dirit­to al cibo e all’ac­qua di chi VIVENDO ed essen­do coscien­te muo­re di fame ogni gior­no e NON VORREBBE MORIRE!! Già ma non fa audien­ce vero? Fal­si ecco cosa sie­te, male­det­ta­men­te dei fal­si bigotti!