Ricerca shock: chi riposa bene lavora meglio. Chi l’avrebbe mai detto?

Si vede che anche la sfi­ga ripo­sa al set­ti­mo gior­no, come dio.

La sfi­ga ripo­sa, le noti­zie alla dome­ni­ca anche se sono tra­gi­che vano date in modo soft, e se pro­prio non se ne tro­va­no di miglio­ri si può sem­pre riem­pi­re lo spa­zio a dispo­si­zio­ne con la pri­ma “noti­zia” che spun­ta dai lan­ci di agen­zia. Tipo que­sta, pub­bli­ca­ta oggi sul Corriere.

Un grup­po di emi­nen­ti scien­zia­ti olan­de­si, dopo aver evi­den­te­men­te fini­to l’ul­ti­ma cas­sa di bir­ra, non sape­va­no che caz­zo fare nel week end. E dato che la loca­le lap dan­ce era chiu­sa si sono dati all’ap­pro­fon­di­to stu­dio descrit­to nell’articolo.

Stu­dio che ha dimo­stra­to scien­ti­fi­ca­men­te che se si ripo­sa bene, vale a dire in un ambien­te armo­ni­co, sen­za rumo­ri mole­sti, sen­za ave­re un mam­muth pian­ta­to sul­lo sto­ma­co per­chè ci si è imbu­dri­ti a cena, per poi stra­vac­car­si sul diva­no, e si dor­me il giu­sto nume­ro di ore, il gior­no dopo ci si ritro­va fre­schi e ripo­sa­ti e il lavo­ro ne beneficia.

Io non sono uno scien­zia­to non ho alcu­na espe­rien­za del­la cosid­det­ta ricer­ca scien­ti­fi­ca„ ma sono pron­to a scom­met­te­re, che se oltre a tut­te le cose descrit­te nel­l’ar­ti­co­lo ci si aggiun­ge una trom­ba­ta con i sacri cri­smi, il gior­no dopo è anco­ra migliore.

E que­sto sen­za spen­de­re una lira in ricer­che neurologiche!

Tag Tech­no­ra­ti: ,

Con­di­vi­di
2 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
Sting

Mi voglio iscri­ve­re all’U­ni­ver­si­tà Cat­to­li­ca del Sacro Cuo­re, per­chè come si può vede­re (http://www.geocities.com/notarianni_gabriele/idioti.htm) non se la cava­no male, oltre a fare stu­di imbe­cil­li fan­no anche sof­fri­re inu­til­men­te esse­ri viventi.
Io ho chie­sto una bor­sa di stu­dio di 16.480,00 € per stu­dia­re la cor­re­la­zio­ne osmo­ti­ca tra l’in­ge­stio­ne di bir­ra di qua­li­tà e la pres­sio­ne con­se­guen­te nel­la vesci­ca uri­na­ria. Per fare que­sto ver­rà misu­ra­ta con laser di gran­de pre­ci­sio­ne la distan­za alla qua­le i volon­ta­ri (sie­te tut­ti invi­ta­ti) espel­le­ran­no la loro urina.
Accor­re­te nume­ro­si in nome del­la scienza!!