Separati in casa: il Vaticano valuterà se recepire o meno le leggi italiane.

Sul­l’ANSA, una noti­zia interessante.

Il Vati­ca­no, che come tut­ti san­no, pur facen­do­si rego­lar­men­te e con fasti­dio­za costan­za i caz­zi di quel­lo Ita­lia­no, è in real­tà uno Sta­to indi­pen­den­te, anche se ce lo tro­via­mo pian­ta­to pro­prio nel cuo­re del ter­ri­to­rio nazio­na­le, fino ad ora ha sem­pre rece­pi­to auto­ma­ti­ca­men­te le leg­gi ita­lia­ne, pur non essen­do­vi obbligato.

Oggi spun­ta­no con una dichia­ra­zio­ne sul­l’Os­ser­va­to­re Roma­no, in cui si dice che d’o­ra in poi que­sto auto­ma­ti­smo non sarà più in vigo­re, ma che l’au­to­ri­tà vati­ca­na deci­de­rà di vol­ta in vol­ta se e quan­to ade­ri­re alla nostra legislazione.

I moti­vi addot­ti sono tre. Per loro le nostre leggi:
1) Sono troppe
2) Sono trop­po instabili
3) Con­tra­sta­no con trop­pa fre­quen­za evi­den­te, con prin­ci­pi non rinun­cia­bi­li da par­te del­la Chiesa

Direi che non gli si può dire nul­la da un pun­to di vista di diritto.

Quel­lo che gli si può dire inve­ce è che se tan­to le nostre leg­gi gli dan­no fasti­dio, al pun­to da deci­de­re di non rece­pir­le più auto­ma­ti­ca­men­te, per­chè non la pian­ta­no anche di voler­ci costan­te­men­te met­te­re il naso?

E già che ci sono, per­chè non ritor­na­no armi e baga­gli in Fran­cia, cosic­chè sia un altro popo­lo a dover­ne subi­re la presenza?

Maga­ri con il Vati­ca­no nuo­va­men­te oltral­pe, i nostri poli­ti­ci sen­ti­reb­be­ro meno il biso­gno di pie­gar­si a 90° davan­ti ad una mora­le bigot­ta, rea­zio­na­ria e medie­va­le, di cui que­sto mon­do non ha pro­prio più bisogno.

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