Caso Eluana englaro: come una società può mettersi all’angolo da sola

Anche oggi sul­l’Ansa un lan­cio sul­la bat­ta­glia lega­le che fa da sfon­do a que­sto perio­do, quel­lo di Eluana.

17 anni fa una ragaz­za ha un inci­den­te stra­da­le ed entra in coma. La sua cor­tec­cia cere­bra­le vie­ne dan­neg­gia­ta mas­sic­cia­men­te. Pra­ti­ca­men­te non c’è più.

In que­ste con­di­zio­ni, tut­te le fun­zio­ni coscien­ti e con­sa­pe­vo­li sal­ta­no, smet­to­no di fun­zio­na­re. Quel­le auto­ma­ti­che no. Il cor­po di Elua­na con­ti­nua a man­te­ne­re atti­ve, sia pure con qual­che dif­fi­col­tà, le fun­zio­na­li­tà auto­ma­ti­che: respi­ra­zio­ne, bat­ti­to car­dia­co, alter­nan­za sonno/veglia.

L’u­ma­ni­tà non sa un caz­zo anco­ra di come fun­zio­ni un cer­vel­lo, ma quel poco che cono­sce par­la abba­stan­za chia­ro. La par­te anda­ta distrut­ta era quel­la che per­met­te­va l’e­spo­res­sio­ne del­le fun­zio­ni coscien­zia­li com­ples­se. Ergo Elua­na non c’è più. E’ rima­sto il suo cor­po, che fun­zio­na in auto­ma­ti­co, come un Boeing 747 che con­ti­nui a vola­re con un pilo­ta mor­to ai comandi.

Ma l’uo­mo sa che oltre al cor­po fisi­co c’è qual­co­s’al­tro, ne ha un sen­ti­re ata­vi­co. Ma appun­to, è solo un sen­ti­re, non gui­da­to da cono­scen­za, e come tale anche media­to e fuor­via­to da mora­le, reli­gio­ne, e quan­t’al­tro di poco svi­lup­pa­to esi­sta. Il pro­ble­ma è che l’uo­mo con­ti­nua a con­si­de­ra­re esi­sten­za quel­l’am­mas­so di rea­zio­ni mec­ca­ni­che che un cor­po è pro­gram­ma­to gene­ti­ca­men­te per ese­gui­re, al di là di un con­trol­lo cosciente.

Il caso di Elua­na sta a tut­ti gli effet­ti gri­dan­do a tut­ta l’u­ma­ni­tà: Guar­da­te! L’es­se­re non è quel­l’am­mas­so di rea­zio­ni mec­ca­ni­che che pen­sa­te. L’es­se­re è qual­co­s’al­tro. Qual­co­sa che non è lega­to ad un cor­po fisi­co, tan­t’è che il cor­po va avan­ti per la sua stra­da anche quan­do l’es­se­re se ne distac­ca più o meno completamente!

Ma sic­co­me gli uomi­ni sono rin­co­glio­ni­ti, vedo­no la cosa esat­ta­men­te al con­tra­rio: se il cor­po è vivo, allo­ra l’es­se­re è anco­ra lì che lo gover­na. Poi arri­va la mora­le (di stam­po reli­gio­so), che ti dice che l’e­si­sten­za di que­sto esse­re è nel­le mani di Dio, e quin­di la spe­ran­za che un mira­co­lo acca­da c’è ancora.

Dovreb­be esse­re chia­ro a tut­ti inve­ce che l’es­se­re che si cono­sce­va come Elua­na, non ha più un gran­chè di con­tat­to con il cor­po cor­ri­spon­den­te. Anzi, i casi sono due: o se n’è anda­to com­ple­ta­men­te, oppu­re ci è rima­sto attac­ca­to per un filo, ma non ci può più fare nul­la per­chè il tele­co­man­do si è rot­to, per usa­re una metafora.

In una socie­tà illu­mi­na­ta, que­sto por­te­reb­be a con­si­de­ra­re che l’a­zio­ne che deve esse­re intra­pre­sa è por­re fine all’e­si­sten­za mec­ca­ni­ca di un cor­po ormai deva­sta­to e inu­ti­le, in modo da pemet­te­re a quel­l’es­se­re che anco­ra vi è pro­ba­bil­men­te par­zial­men­te col­le­ga­to, di anda­re a con­ti­nua­re la sua espe­rien­za altrove.

Nel­la nostra inve­ce, que­sto vie­ne con­si­de­ra­to un omi­ci­dio, e quin­di si ten­ta di rag­giun­ge­re lo stes­so risul­ta­to in modo pas­si­vo, ovve­ro toglien­do acqua e cibo al cor­po in que­stio­ne, e lascian­do­lo mori­re in modo spon­ta­neo. Il pro­ble­ma è che noi non sap­pia­mo quan­to l’es­sen­za di Elua­na sia lon­ta­na dal suo cor­po. Se ne fos­se com­ple­ta­men­te distac­ca­ta non ci sareb­be pro­ble­ma. Ma se per caso è anco­ra lì da qual­che par­te… beh, ave­te pre­sen­te cosa può voler dire mori­re di fame e soprat­tut­to di sete?

La socie­tà uma­na in que­sti casi si pian­ta in un ango­lo da sola: da un lato è trop­po idio­ta per rico­no­sce­re che cor­po ed esse­re sono due cose sepa­ra­te, e quin­di non può pro­ce­de­re con una sem­pli­ce inie­zio­ne a ter­mi­na­re un’or­mai inu­ti­le esi­sten­za terrena.

Dal­l’al­tro si ren­de con­to di que­sto e allo­ra ten­ta di pro­dur­re lo stes­so risul­ta­to toglien­do l’a­li­men­ta­zio­ne e rischian­do così di far pati­re le pene del­l’in­fer­no a que­sta sven­tu­ra­ta, caso mai aves­se la sfi­ga di esse­re anco­ra col­le­ga­ta al suo corpo.

E’ la man­can­za di una vera eti­ca, di una vera cono­scen­za, e di un vero sen­ti­re che crea­no il problema.

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Alex

Spe­ro che a tut­ti quel­li che stan­no ver­go­gno­sa­men­te e deli­be­ra­tamn­te osta­co­lan­do il cor­so del­la giu­sti­zia e del­la liber­tà indi­vi­dua­le pos­sa­no cono­sce­re da mol­to vici­no quel­lo che ha pas­sa­to per 17 anni e sta pas­san­do Elua­na e suo Padre.
E a tut­ti quel­li anco­ra scet­ti­ci e papa­li­ni rico­do i fune­ra­li “CRISTIANI” VOLUTI dal papa per Pino­chet e quel­li NEGATI al pove­ro ma libe­ro Shelby…e ricor­do a TUTTI i poli­ti­ci e pre­ti o pre­ti-poli­ti­ci, che han­no l’immunità per tut­ti i rea­ti ma non ver­so le MALATTIE…Auguri…

Franco Giamba

Quel ke dici lo spo­so in pie­no. UNA sola cosa …. MI TURBA (non solo scrit­ta da TE ci pen­sa­vo di mio già) hai scrit­to: ‑Il pro­ble­ma è che noi non sap­pia­mo quan­to l’essenza di Elua­na sia lon­ta­na dal suo cor­po. Se ne fos­se com­ple­ta­men­te distac­ca­ta non ci sareb­be pro­ble­ma. Ma se per caso è anco­ra lì da qual­che par­te… beh, ave­te pre­sen­te cosa può voler dire mori­re di fame e soprat­tut­to di sete?-
BE IO KIEDO hai cat­to­li­cis­si­mi bigot­ti, pre­si­den­te del con­si­glio INCLUSO ke dice ke ELU potreb­be par­to­ri­re (per­den­do tra l’altro una SPLENDIDA occa­sio­ne per tace­re) MA VI RENDETE CONTO SE E’ RIMASTO DAVVERO QUALCOSA DI CIO’ KE ERA ELUANA, IN QUEL CORPO DEVASTATO, STA SOFFRENDO DA 17 ANNI?????
MIO DIO ma non ave­te AMORE per un padre sof­fe­ren­te e per una DONNA ke voi dite esse­re allac­cia­ta a quel corpo?
KAXXO KIUDETE GLI OKKI E PENSATE DI NON AVERE CONNESSIONE COL CORPO MA DI SENTIRVI VIVI IN UN CORPO KE …. NON E’ + NULLA KE NON VEDE KE NON SENTE KE NON HA NESSUNA REAZIONE UMANA MA LA VOSTRA MENTE (inten­de­te­la coscien­za o cosa dia­mi­ne vole­te) E LI VIVA KE E’ CONSAPEVOLE MA IMMOBILE NELLA PEGGIORE DELLE PRIGIONI NELLA PEGGIORE DELLE CONDANNE PER IL PEGGIORE DEI CRIMINI ke Elu NON ha com­mes­so. Un cor­po ke non rea­gi­rà MAI più.
Buo­na­not­te Elu buo­na­not­te a te al tuo papà. Spe­ro ti sia con­ces­so di riu­nir­ti al cosmo ke la tua goc­cia di ener­gia si riu­ni­sca alla matri­ce all’UNO dal­la sin­go­la­ri­tà alla plu­ra­li­tà e dal­la plu­ra­li­tà alla sin­go­la­ri­tà. Ke il tuo bab­bo abbia SEMPRE il tuo ricor­do dei tem­pi in cui sorridevi.
Ciao Elu.