Ricerca della Verità e meditazione 4 – La sfiga del metodo scientifico

Abbia­mo visto come New Age e Cat­to­li­ce­si­mo abbia­no assie­me costrui­to la più erra­ta del­le imma­gi­ni per quel­lo che rifuar­da la meditazione.

Un ulte­rio­re sfi­ga per que­sta anti­ca scien­za, vie­ne para­dos­sal­men­te… pro­prio dal­la scienza.
Il cosid­det­to meto­do scien­ti­fi­co, che in sè non avreb­be gran­di pro­ble­mi, dimo­stra tut­ti i suoi limi­ti quan­do vie­ne appli­ca­to a qual­co­sa che per sua natu­ra è dif­fi­cil­men­te misu­ra­bi­le con gli stru­men­ti “fisi­ci” a nostra disposizione.

Nes­su­no pro­ba­bil­men­te si sogne­reb­be oggi di dire che la cor­ren­te elet­tri­ca è frut­to di magia, poi­chè abbia­mo gli stru­men­ti atti a misu­ra­re que­sta ener­gia. Ma fino a pochi anni fa (anche solo sul­la sca­la uma­na), que­sta for­za, che pote­va mani­fe­star­si solo

in modo natu­ra­le, veni­va defi­ni­ta in tut­ti i modi pos­si­bi­li: ira degli dei, pro­dot­to del dia­vo­lo etc. etc, sem­pli­ce­men­te per­chè non si ave­va­no gli stru­men­ti per misurarla.

E’ anda­ta così un po’ per tut­to: Marie Curie, la “mam­ma” del­la radioat­ti­vi­tà, con­si­glia­va a tut­te le don­ne, in un arti­co­lo su una rivi­sta scien­ti­fi­ca del­l’e­po­ca, di maneg­gia­re il radio un paio di vol­te alla set­ti­ma­na, per­chè ren­de­va la pel­le del­le mani “straor­di­na­ria­men­te liscia”. La pove­ret­ta ovvia­men­te era arri­va­ta a dire una simi­le castro­ne­ria per pura man­can­za di cono­scen­za, ma ha ugual­men­te pro­dot­to una nutri­ta serie di don­ne cui man­ca­va qual­che dito, e che poi sono mor­te per avve­le­na­men­to da radia­zio­ni, tumo­ri, leu­ce­mia e quan­t’al­tro (lei stes­sa è mor­ta pro­prio per le radiazioni).

All’i­ni­zio del­l’e­ra del moto­re a scop­pio, fior di medi­ci si era­no sca­glia­ti con­tro que­sto mez­zo, che “avreb­be pro­vo­ca­to emor­ra­gie cere­bra­li fata­li a velo­ci­tà supe­rio­ri agli 80 km/h, a cau­sa del­la velocità”.

Oggi la situa­zio­ne fon­da­men­tal­men­te non è cam­bia­ta gran­chè. Par­ten­do dal­la pre­sun­zio­ne che gli stru­men­ti in nostro pos­ses­so sono così raf­fi­na­ti da poter rile­va­re qual­sia­si par­ti­cell, e quin­di qua­lun­que for­ma di ener­gia, una gran par­te degli scien­zia­ti ten­de a defi­ni­re cose come la medi­ta­zio­ne e lo yoga come sem­pli­ci ciarlatanerie.

Solo pochi si avven­tu­ra­no nel­l’i­ne­splo­ra­to cam­po, per lasciar­si anda­re in pru­den­tis­si­me dichia­ra­zio­ni secon­do le qua­li “le disci­pi­ne orien­ta­li come lo yoga pro­du­co­no effet­ti bene­fi­ci sul­la salu­te, gene­ran­do flus­si di endor­fi­ne ed indu­cen­do sta­ti di rilas­sa­men­to” o simi­li porcate.

Il più bol­la gli effet­ti per­ce­pi­ti dai pra­ti­can­ti come psi­co­so­ma­ti­smi o pure illu­sio­ni, e lo fan­no sul­la base del fat­to che gli stru­men­ti in loro pos­ses­so non regi­stra­no quel­lo che le varie tra­di­zio­ni van­no enun­cian­do maga­ri da die­ci­mi­la anni.

Se pro­va­te a con­vin­ce­re uno scien­zia­to del­l’e­si­sten­za di un cha­kra, vi ride­rà in fac­cia. Allo stes­so modo vi daran­no del cre­ti­no se pro­ve­re­te a dir­gli che esi­sto­no ener­gie che non sono rile­va­bi­li da stru­men­ti fisi­ci, non anco­ra quan­to­me­no, ma sono per­ce­pi­bi­li da un esse­re uma­no che abbia una sen­si­bi­li­tà suf­fi­cien­te­men­te sviluppata.

Ormai la comu­ni­tà scien­ti­fi­ca è arri­va­ta a defi­ni­re quel­l’e­mo­zio­ne comu­ne­men­te defi­ni­ta “amo­re” come un insie­me degli effet­ti di alcu­ni pre­cur­so­ri chi­mi e qual­che altro guaz­za­bu­glio di mole­co­le. Ma il fat­to che pos­sa­no aver ragio­ne non dovreb­be auto­riz­zar­li a pen­sa­re che il cam­po emo­ti­vo sia la sem­pli­ce risul­tan­za di rea­zio­ni chi­mi­che. Eppu­re secon­do gli espo­nen­ti di que­sto mon­do, è pro­prio così.

Loro voglio­no le “pro­ve”. Ma il bel­lo è che le voglio­no misu­ra­bi­li secon­do i loro cri­te­ri, e con i loro stru­men­ti, che non sono asso­lu­ta­men­te adat­ti a misu­ra­re nul­la che non sia pret­ta­men­te mate­ria­le, o quasi.

E que­sta pre­sun­zio­ne, e i con­se­guen­ti fal­li­men­ti del­la mag­gior par­te degli espe­ri­men­ti con­ti­nua a far­gli cre­de­re di esse­re nel giu­sto, e favo­ri­re con­ti­nua­men­te la nasci­ta e la dif­fu­sio­ne di colo­ro che spac­cian­do­si, anche se qua­si sem­pre in buo­na fede, per gen­te che vuo­le pro­teg­ge­re gli esse­ri uma­ni da mil­lan­ta­to­ri e truf­fa­to­ri, alla fine non fa altro che toglie­re a mol­ti altri esse­ri uma­ni la pos­si­bi­li­tà di spe­ri­men­ta­re qual­co­sa che li potreb­be affran­ca­re da una bel­la fet­ta di quel­la sof­fe­ren­za che inve­ce spe­ri­men­ta­no quotidianamente.

- CONTINUA -

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10 Commenti
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sasuke

Quan­do dimo­ste­ran­no scien­ti­fi­ca­men­te che pre­me­nen­do un pun­to sul ginoc­chio è pos­si­bi­le far pas­sa­re un mal di stomaco?
E’ impos­si­bi­le pro­va­re una cosa del gene­re scientificamente.
Solo quan­do la scien­za accet­te­rà che esi­ste qual­co­sa oltre la fisi­ci­tà potran­no dimo­stra­re cer­ti effetti.

bbj

comun­que esi­sto­no mac­chi­na­ri in gra­do di rile­va­re l’e­ner­gia e l’au­ra di una per­so­na, ed è scien­ti­fi­ca­men­te pro­va­to, vi assi­cu­ro che sia­mo ener­gia, che abbia­mo un’ ani­ma, ecc.ecc.. il nostro cor­po è solo uno scu­do un tramite…

anna

Il nostro pas­sag­gio ter­re­no è espe­rien­za per il nostro spirito.Aura, spi­ri­to, cor­po men­ta­le, ener­gia men­ta­le, spirituale,tutte enti­tà diver­se tra loro. La scien­za, pro­prio per­chè scien­za, sa del­l’e­si­sten­za di ciò che è intoc­ca­bi­le, ma in quan­to tale non dimo­stra­bi­le per chè non tan­gi­bi­le, non clas­si­fi­ca­bi­le con pro­ce­di­men­ti scien­ti­fi­ci. Ma gli scien­zia­ti san­no, san­no anche del­l’in­vi­si­bi­le e che l’in­vi­si­bi­le a vol­te e a deter­mi­na­te con­di­zio­ne è visi­bi­le. Ave­te mai visto un’aura…è una del­le espe­rien­ze più bel­le al mondo…Anna

anna

Caro, mio caro, capi­re e com­pren­de­re visce­ral­men­te il pia­no di esi­sten­za (come lo chia­mi tu) del­le enti­tà e del­le ener­gie è un’im­pre­sa a dir poco impe­gna­ti­va. Riten­go che gli stu­di scien­ti­fi­ci con­dot­ti sul tema accen­ni­no vero­si­mil­men­te alla real­tà di quel pia­no. Il ‘vede­re’ sen­za cono­sce­re, però, è solo il 10% del­l’im­pre­sa. Ma a quei ‘livel­li’ riten­go che biso­gni esse­re ‘accom­pa­gna­ti’ da ‘qual­co­sa’ che sia di più di un’e­ner­gia o di un’au­ra. Cre­do, dun­que, fer­ma­men­te, e cre­de­rò a dispet­to di ciò che la scien­za comi­ni­chi, che l’e­den esi­ste, non come rap­pre­sen­ta­to dal­la chie­sa, asso­lu­ta­men­te no, ma come sus­sur­ra­to alla mia anima.
Baci Frà.

anna

Mol­to più in là…quasi arrivata…ma il mio esse­re dif­fi­den­te e razio­na­le (sem­pre pre­sen­te a me stes­sa) mi ha fermato…chissà for­se un doma­ni, come dici tu…