Amanti oggi: ma senza cellulare come facevano?

Già… come facevano?

Pri­ma del cel­lu­la­re c’e­ra il tele­fo­no, ma quel­lo di casa era fuo­ri discus­sio­ne: il coniu­ge in aggua­to, i figli a por­ta­ta di caz­zia­to­ne… no, sicu­ra­men­te stra­da non percorribile.

Allo­ra c’e­ra il tele­fo­no del­l’uf­fi­cio, per i più for­tu­na­ti che ne ave­va­no uno. Ma anche lì la pri­va­cy era pura illazione.

For­se le più for­tu­na­te era­no le don­ne in pos­ses­so del cita­to arti­co­lo (l’a­man­te). I figli a scuo­la, il mari­to in uffi­cio… il cam­po libe­ro. Ma a ben pen­sar­ci, quan­do non c’e­ra il cel­lu­la­re, tan­te altre cose non c’erano.

Le auto non era­no così velo­ci (quan­to­me­no non quel­le in pos­ses­so del cit­ta­di­no medio). I viag­gi di lavo­ro non dura­va­no poche ore, ma alme­no due gior­ni. L’ae­reo da Mila­no a Roma era un lus­so per pochi, e il tre­no non era (alme­no sul­la car­ta) velo­ce quan­to un pendolino.

E allo­ra?

Nei tem­pi in cui il tem­po era più uma­no, e i rit­mi anche, for­se il rap­por­to tra due aman­ti era qual­co­sa di più pro­fon­do. For­se nel­l’e­po­ca in cui il il cre­sce­re del desi­de­rio non pote­va esse­re inter­rot­to dal­l’an­che fuga­ce con­tat­to tele­fo­ni­co, dal mes­sag­gio ruba­to duran­te il giro col cane, la distan­za, la sepa­ra­zio­ne non ave­va­no il signi­fi­ca­to nega­ti­vo oggi attri­bui­to come man­can­za di con­tat­to, ma quel­lo più dol­ce, più pla­to­ni­co for­se, ma anche più cal­do di spa­zio tra due incontri.

Per con­tro, con un cel­lu­la­re diven­ta più faci­le l’an­nul­la­men­to del­la distan­za. La pos­si­bi­li­tà di riem­pi­re quel­lo spa­zio con alme­no un con­tat­to sono­ro. Un con­tat­to che se pre­so nel ver­so giu­sto non diven­ta sur­ro­ga­to di una vici­nan­za, ma esten­sio­ne del­la stessa.

Qua­si cine­ste­sia, quan­do nel silen­zio del­la linea anco­ra atti­va, tra due fra­si lascia­te in sospe­so, su quel­le onde radio può comun­que viag­gia­re il desiderio.

Con­di­vi­di
2 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
sam

Franz…nella tua descri­zio­ne del tem­po pas­sa­to mi tor­na alla men­te la can­zo­ne di Mina e Alber­to Lupo…ricordi ? paro­le paro­le parole.…caramelle non ne voglio più…caramelle !!! e chi più le vuo­le le caramelle !!!
comun­que Aman­ti si nasce .… come una raz­za una casta un appar­te­nen­za con i suoi codici…
inte­res­san­te argomento.…