Sabina Guzzanti: vilipendio al papa. Grillo vs. Napolitano: tutto ok.

3 Pm roma­ni, Ange­la­to­nio Raca­nel­li, Ser­gio Cola­ioc­co e il pro­cu­ra­to­re capo Gio­van­ni Fer­ra­ra, han­no deci­so di iscri­ve­re Sabi­na Guz­zan­ti nel regi­stro degli inda­ga­ti per “vili­pen­dio alla figu­ra del papa”, in base all’ar­ti­co­lo 290 del codi­ce di pro­ce­du­ra pena­le e del con­cor­da­to tra Ita­lia e sta­to del Vati­ca­no che equi­pa­ra la figu­ra del pon­te­fi­ce a quel­lo del Capo del­lo Stato.
Que­sta la fra­se incriminata:

- Fra vent’anni Ratzin­ger sarà mor­to e sta­rà dove deve sta­re: all’Inferno, tor­men­ta­to da dei dia­vo­lo­ni, fro­cio­ni, atti­vis­si­mi e non passivissimi -

Per Bep­pe Gril­lo inve­ce che allo stes­so spet­ta­co­lo ha det­to a pro­po­si­to di Gior­gio Napolitano:

- Io Mor­feo non l’ho mai offe­so, lui son­nec­chia. Però fir­ma del­le cose… Per esem­pio, un prov­ve­di­men­to per la ban­da dei quat­tro. Ve lo imma­gi­na­te Per­ti­ni che fir­ma una cosa per ren­der­si immu­ne dal­la giu­sti­zia? Io non lo imma­gi­no, così come non imma­gi­no Ciam­pi e Scal­fa­ro. Chi è quest’uomo qua? Quan­do c’era la gen­te in piaz­za a Chia­ia­no, lui dov’era? A Capri, a sen­ti­re musi­ca con due inqui­si­ti, Bas­so­li­no e la moglie di Mastella -

è sta­ta chie­sta l’ar­chi­via­zio­ne all’uf­fi­cio gip del tri­bu­na­le di Roma, poi­chè: ” al lin­guag­gio usa­to dai comi­ci non si appli­ca­no i nor­ma­li cri­te­ri che si adot­ta­no nel giu­di­ca­re altre mani­fe­sta­zio­ni del pen­sie­ro, come ad esem­pio la cronaca”

Logi­ca pura, mi pare: la leg­ge equi­pa­ra il Papa al Capo del­lo Sta­to. Ma a un comi­co che lo accu­sa e lo deni­gra, non si appli­ca il caso pre­vi­sto dal­la leg­ge, per­chè il suo lin­guag­gio non à assog­get­ta­to ai nor­ma­li cri­te­ri di giudizio.
Del­le due quin­di l’u­na: o Sabi­na Guz­zan­ti non è da con­si­de­rar­si come “un comi­co”, o il Capo del­lo Sta­to non è da con­si­de­rar­si equi­pa­ra­bi­le al Papa.
A que­sto pun­to la doman­da sor­ge spon­ta­nea: chi e cosa fa di un uomo o di una don­na “un comico”?
Sul dizio­na­rio Gar­zan­ti si leg­ge: “Comi­co: Sostan­ti­vo maschi­le. Atto­re che inter­pre­ta esclu­si­va­men­te par­ti comiche”
Bep­pe Gril­lo non è un atto­re, ergo in teo­ria non può esse­re con­si­de­ra­to un comico.
La leg­ge tira­ta in bal­lo, il con­cor­da­to, è del 1929, e ven­ne sti­pu­la­ta tra BENITO MUSSOLINI e PAPA PIO XI.

Quin­di: Gril­lo è un comi­co, ma secon­do la defi­ni­zio­ne non lo è. Ergo le moti­va­zio­ni che por­ta­no all’ar­chi­via­zio­ne del­le sue paro­le con­tro il Capo del­lo Sta­to, fan­no un po’ acqua.
Le stes­se moti­va­zio­ni inve­ce non si appli­ca­no a Sabi­na Guz­zan­ti (che nem­me­no può esse­re defi­ni­ta un comico) .

Quin­di, rias­su­men­do: o il Papa e il Capo del­lo Sta­to non sono equi­pa­ra­bi­li, o non lo sono Sabi­na Guz­zan­ti e Bep­pe Grillo.

In entram­bi i casi qual­cu­no mi dovreb­be spie­ga­re perchè.
E lo stes­so, già che c’è, mi dovreb­be spie­ga­re per­chè quan­do Ale­man­no dice che il fasci­smo non era il male asso­lu­to lo si attac­ca, ma quan­do si tira in bal­lo una leg­ge che tre le sue ori­gi­ni pro­prio da chi il fasci­smo lo fon­dò, allo­ra va tut­to bene.

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